Monastero e Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria a Palermo

In pieno centro storico a Palermo, con l’ingresso principale che dà su Piazza Bellini (praticamente di fronte la Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio e la Chiesa di S. Cataldo), e l’ingresso laterale che dà su Piazza Pretoria (di fronte alla Fontana Pretoria e accanto al Palazzo di Città), si trova la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto, una delle più ricche e decorate di tutta la città.
È stata riaperta al pubblico a Maggio del 2016 dopo anni di restauro e finalmente è possibile ammirare l’opulenza degli stucchi, dei marmi e degli affreschi che, in perfetto stile barocco, decorano ogni centimetro quadrato di pareti, pavimenti, colonne, volta e cupole che si trovano all’interno. Basta guardare la nostra fotogallery per rendersi conto di che cosa stiamo parlando!

Origini della Chiesa di Santa Caterina a Palermo

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La chiesa di Santa Caterina a Palermo, con l’annesso monastero, è stata fondata agli inizi del 1300 e serviva ad ospitare semplici donne meretrici. Tra il 1566 e il 1596, quando l’intero complesso diventa uno dei più importanti monasteri di clausura di Palermo, la chiesa viene ricostruita ed abbellita. La facciata, in stile tardo-rinascimentale, è caratterizzata da due scalinate che accompagnano ai due ingressi principali.

Gli interni in stile barocco

Chiesa di Santa Caterina a PalermoL’interno, formato da un unica ed ampia navata centrale, come detto è in stile barocco con elementi rococò. La vista e l’attenzione vengono catturati dalla ricchezza dei marmi e delle numerose decorazioni, da ammirare sia nel loro insieme, sia singolarmente.

XT101215Spiccano gli altorilievi laterali che raccontano scene della Bibbia; l’altare maggiore in preziosissimi marmi pregiati; gli angeli lignei settecenteschi con vesti in lamina d’argento; l’altare di destra con la statua di Santa Caterina opera di Antonio Gagini; l’affresco della volta, opera di Filippo Randazzo, che raffigura la “Gloria di S. Caterina”; la cupola con pitture di Vito D’Anna che rappresenta “La gloria dell’Ordine domenicano” .

Tra gli altorilievi laterali ce ne è uno che spicca più di tutti per bellezza, creatività e tridimensionalità. Si tratta dell’altorilievo che raffigura uno degli episodi più conosciuti dell’Antico Testamento, ovvero Giona e la balena. Al centro della scena un veliero, realizzato con un particolare tipo di marmo che rappresenta al meglio le venature tipiche del legno. In basso a destra la balena, con la bocca aperta; a sinistra Giona che tenta di fuggire.

Monastero di clausura e tetti

Da una porta laterale che si trova accanto all’altare maggiore si accede al Monastero di clausura di Santa Caterina. Sorto nel 1311 era considerato uno dei monasteri più prestigiosi di Palermo ed ospitava religiose provenienti dalle più ricche famiglie della città. Il monastero è visitabile, così come sono visitabili alcune delle celle ed il bellissimo chiostro. Da non perdere anche la visita dai tetti del monastero, dai quali si può godere di una delle più belle viste panoramiche di Palermo dall’alto.

Dove si trova la Chiesa di Santa Caterina a Palermo

Piazza Bellini Palermo

 

Informazioni su Giusy Vaccaro 440 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

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