World Press Photo, il più grande concorso di fotogiornalismo, arriva a Palermo

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Burhan Ozbilici

Dal 1 al 24 settembre 2017 il Palazzo Bonocore di Palermo ospiterà la mostra dedicata ai vincitori del World Presso Photo 2017, ovvero il più prestigioso concorso di fotogiornalismo, nato ad Amsterdam nel 1955.

Per questa edizione 2017 erano in gara 80mila foto, scattate da 5.034 fotografi. Una giuria internazionale ha selezionato i 150 scatti che fanno parte della mostra, suddivisa nelle categorie Contemporary Issues, Daily Life, General News, Long-Term Projects, Nature, People, Sports e Spot News,  e decretato la vittoria di Burhan Ozbilici dell’agenzia Associated Press per la fotografia che si intitola Un assassinio in Turchia  che ritrae l’attentatore Mevlüt Mert Altıntaş subito dopo aver ucciso l’ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov.

Tra i vincitori del World Press Photo 2017 ci sono anche quattro italiani: Antonio Gibotta, secondo premio Daily life con lo scatto “Infarinati”, Francesco Comello terzo premio Daily life con “Isola della salvezza”, Alessio Romenzi terzo premio per la sezione General news con “Non prendiamo prigionieri” e Giovanni Capriotti vincitore del primo premio per la categoria Sport sezione ‘Storie’.

EVENTI

Ogni sabato, alle 17,30, ci sarà un incontro con un fotoreporter internazionale che sarà impegnato in una public lecture aperta a tutti i visitatori della mostra.

Ogni venerdì dalle 19 sarà un musicista ad accompagnare i visitatori lungo il percorso della mostra.

Ogni giovedì dalle 18 i visitatori assisteranno a performance artistiche o reading letterari in linea con le tematiche dell’esposizione.

ORARI

Gli orari sono i seguenti:
– Dal Lunedì al giovedì 10.00 – 13.00 / 14.00 – 20.00
– Dal Venerdì alla Domenica 10.00 – 13.00 / 14.00 – 22.00

Costo del biglietto € 5,00 ridotto 4 euro (per under 25, over 65 e possessori di tessera Arci, muniti di documento)

Informazioni su Giusy Vaccaro 439 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

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