Erice: cosa vedere in un giorno, cosa mangiare, quando andare, come arrivare

Castello di Venere ad Erice

Erice: cosa vedere in un giorno, cosa mangiare, quando andare, come arrivare, come spostarsi nel borgo medievale in provincia di Trapani

Lungo la strada che da Palermo conduce a Trapani, tra immense distese di vigneti e le isole Egadi all’orizzonte, la nostra attenzione viene catturata da una vetta isolata, sopra la quale si intravedono i resti di un antico castello. Imbocchiamo la strada che ci porta fino in cima a monte S. Giuliano, a 750 metri di altitudine, e curva dopo curva, circondati da viste panoramiche da cartolina, arriviamo finalmente a destinazione. Allacciate le cinture perché oggi vi porto alla scoperta di uno dei borghi più affascinanti di tutta la Sicilia: Erice.
Avete presente quei luoghi dove tornate spesso, almeno una volta all’anno, perché vi riempiono il cuore di meraviglia? Ecco Erice rappresenta questo per me. Le sue strette viuzze, dal caratteristico basolato in pietra, talmente strette che il più delle volte le auto non possono passare, isolate e silenziose per buona parte dell’anno, regalano atmosfere di altri tempi, come se fossimo arrivati in un mondo sospeso nel tempo.

Veduta di Valderice

Che cosa troverai in questo articolo:

  1. ERICE: STORIA E LEGGENDA
  2. DOVE DORMIRE A ERICE
  3. ERICE: COSA VEDERE IN UN GIORNO
  4. LA CHIESA MADRE DI ERICE E LA TORRE DI RE FEDERICO
  5. IL CASTELLO DI VENERE E LE TORRI DEL BALIO
  6. LA TORRETTA PEPOLI
  7. ALTRE CHIESE DA VEDERE
  8. DOVE E COSA MANGIARE A ERICE
  9. FOTOGRAFARE I TRAMONTI
  10. QUANDO VISITARE ERICE
  11. COME ARRIVARE
  12. ESCURSIONE ERICE, SEGESTA E SALINE DI TRAPANI IN UN GIORNO DA PALERMO

Erice: storia e leggenda


Sulla fondazione di Erice esistono diverse testimonianze storiche per certi versi molto simili e per altri piuttosto discordanti. Unica certezza in realtà sembra essere legata al popolo fondatore di Erice, gli Elimi. Ma chi erano questi Elimi?

Secondo lo storico ateniese Tucidide, si tratterebbe di profughi troiani, fuggiti dalla guerra, che si sarebbero uniti ai Sicani e ad altri profughi Focesi, e avrebbero fondato oltre ad Erice anche Segesta ed Entella. Una ipotesi avvalorata da Cicerone, che ritiene Segesta fondata dallo stesso Enea, e da Virgilio che narra il passaggio dell’eroe sull’isola. Ma secondo altre fonti storiche gli Elimi potrebbero essere popolazioni ligure, o italiche, approdate in questa zona sempre a seguito di una guerra.

Al di là della sua fondazione incerta, sappiamo che Erice seguì la stessa sorte di molte altre città siciliane, passando da dominazione in dominazione: Cartaginesi, Romani, Arabi, Normanni, Angioini, Aragonesi, Asburgo, Borbone fino all’unità d’Italia.

Dove dormire ad Erice


Ecco alcune delle strutture ricettive di Erice.

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Erice: cosa vedere in un giorno


Erice cosa vedere in un giornoErice è un piccolo borgo medievale che si può visitare in un paio di ore con una comoda passeggiata, ma se avete a disposizione un po’ più di tempo consiglio di trascorrere qui una intera giornata e godere delle sue caratteristiche atmosfere.
Il modo migliore per visitare Erice è passeggiare lungo le sue strade, lasciarsi guidare dall’istinto, perdersi nei suoi angoli ed assaporare la sua atmosfera unica. Armatevi di scarpe comode dalla suola di gomma antiscivolo, vestitevi a strati per fronteggiare gli sbalzi di temperatura che qui possono essere repentini e soprattutto non dimenticate la macchina fotografica.

Cosa vedere a Erice: la Chiesa Madre e la Torre di Re Federico


Duomo di Erice

Nei pressi di Porta Trapani, uno degli ingressi principali di Erice, si trova la Chiesa Madre, dedicata alla Vergine dell’Assunta.  Fu costruita nei primi decenni del XIV secolo per volontà di Federico III D’Aragona, che qui si era trasferito dopo l’assedio di Roberto D’Angiò in Sicilia.  La costruzione della chiesa terminò nel 1372 e per tale ragione presenta uno stile marcatamente gotico, anche se successivamente furono fatti diversi interventi che ne hanno cambiato in parte l’aspetto.
Accanto alla chiesa svetta la Torre di Re Federico, il campanile della chiesa, che si fa decisamente notare per i suoi 28 metri di altezza. Se volete potete anche affrontare i 110 gradini che vi portano fino in cima per ammirare tutta Erice dall’alto.

Erice cosa vedere: il Castello di Venere e le Torri del Balio


Castello di Venere ad Erice

In cima ad una rupe leggermente isolata dal centro abitato sorge l’antico castello di Venere, simbolo della città di Erice. Quelli che noi oggi vediamo sono i resti della costruzione di epoca normanna, nel XII, secolo, un tempo accessibile grazie ad un ponte levatoio e poi sostituito dall’attuale gradinata. Qui dimorarono le più alte cariche e autorità di quel tempo, fino al XVI secolo. Con l’arrivo dei Borbone il castello fu trasformato in prigione. Nel XIX secolo passò al comune e fu dato in concessione al conte Agostino Pepoli che lo restaurò.
Ma il castello ha una storia molto più antica che si lega alla fondazione della stessa città di Erice. Qui i Sicani, nel XII secolo a.C., realizzarono un piccolo altare dedicato ad una dea protettrice della fertilità. Nell’VIII secolo a.C. viene realizzato un santuario e viene mantenuto il culto della dea che gli Elimi chiamano Astarte, i Cartaginesi Tanit, i Pelasgi Afrodite e i Romani Venere Ericina.

Castello di Erice avvolto dalla nebbia

Castello di Erice avvolto dalla nebbia. Photo by © Alessandro Saffo 2020 – All rights reserved

Dal castello si può osservare una ampia porzione di territorio, la catena dei monti che cingono la pianura di Trapani, la lingua di Capo San Vito, il promontorio di Cofano, la costa con il porticciolo di Bonagia, Trapani, Marsala ed, a filo d’orizzonte, Mazara del Vallo. Sul mare le isole Egadi e quando le condizioni di visibilità lo consentono l’isola di Ustica a nord-est, quella di Pantelleria a sud.

Erice Castello in notturna

Accanto al castello si possono ammirare le Torri del Balio e l’omonima bella villa comunale. Se vi affacciate dal balcone durante l’inverno copritevi bene, perché se soffia il vento si gela!

Erice cosa vedere: la Torretta Pepoli


Torretta Pepoli Erice

Ai piedi del castello e delle torri del Balio, adagiata su una panoramica piattaforma rocciosa, svetta la suggestiva Torretta Pepoli, fatta costruire dal conte Agostino Pepoli intorno al 1870 come rifugio silenzioso per le sue meditazioni. Il conte fu un personaggio molto importante per la storia e la cultura di Trapani, e finanziò a sue spese anche la realizzazione dell’attuale Museo Pepoli. All’interno della torre il conte amava sostare con ospiti illustri ed eruditi, respirando aria fresca ed ammirando le bellezze della natura.
Dopo i lavori di restauro la torretta è stata restituita alla pubblica fruizione come Osservatorio permanente di Pace e Faro del Mediterraneo.

Altre chiese da vedere a Erice


Chiesa di S. Giuliano EriceErice viene definita la citta delle 100 chiese e questo ci lascia intuire la grande quantità di edifici di culto presenti in questo territorio. Oltre alla Chiesa Madre, di cui vi ho parlato poco prima, si possono visitare anche le chiese di San Martino, di San Cataldo, di San Giuliano, di Sant’Antonio Abate e di San Giovanni Battista 

Dove e cosa mangiare ad Erice


Dolcetti alle mandorle di Maria Grammatico

Non si può venire ad Erice senza fermarsi nella storica Pasticceria di Maria Grammatico ed assaggiare i suoi squisiti dolcetti alle mandorle, le genovesi, la frutta di martorana, le cassatelle e tante altre prelibatezze tutte da provare. Maria Grammatico è un pezzo di storia di Erice: rimasta orfana all’età di 11 anni è stata cresciuta dalle monache dalle quali ha appreso i segreti della pasticceria. Oggi è un’istituzione da queste parti, talmente famosa che occorre fare la fila per entrare. Impossibile non fare una scorta.
Qui a Erice potrete assaggiare anche molte dei piatti tipici della tradizione trapanese, come il cous cous di pesce, il pane cunzatu, le busiate con pesto alla trapanese e tanto altro ancora. 

Fotografare i tramonti ad Erice


Se amate fotografare i tramonti Erice è una location che sa regalare veramente suggestive atmosfere. Salendo infatti in alto, accanto al castello, si può ammirare il sole che scende proprio in mezzo alle isole Egadi e se riuscite a beccare il cielo giusto potrete assistere ad uno spettacolo incredibilmente meraviglioso.
La foto che vedete l’ho scattata tanto tempo fa, durante un pomeriggio d’inverno, con una fotocamera a pellicola. Nonostante la scannerizzazione non renda giustizia alla bellezza dello scatto, ci sono molto affezionata.

Quando visitare Erice


Il clima di Erice è davvero particolare: grazie all’altitudine e alla presenza del vento le temperature sono sempre più fresche rispetto alla pianura. Durante l’inverno il vento freddo a volte è veramente tagliente e spesso si rischia di beccare la nebbia che compromette di molto la visibilità (ance se è solo passeggera). Di contro però vi ritroverete catapultati dentro uno scenario surreale, con le stradine deserte e atmosfere fiabesche. Non vi sembrerà per nulla di essere in Sicilia! E questa per me è la vera Erice.
La situazione è completamente ribaltata durante l’estate. Durante il giorno, quando il sole è alto, anche qui fa parecchio caldo. Ma quando il sole tramonta e comincia a soffiare un po’ di vento, vi conviene avere con voi una giacchetta o una felpa se non volete tremare per il freddo. Essendo anche la stagione con il maggiore afflusso turistico, durante l’estate potete dimenticare le atmosfere surreali perché vi ritroverete circondati da tanta gente. 
A voi la scelta.

 

Come arrivare ad Erice


Per arrivare a Erice in auto, percorrere l’autostrada A29 da Palermo città o aeroporto; da Trapani si arriva in 15 minuti in macchina, 40 minuti in bus/corriera.
Durante il periodo estivo è in funzione la funivia che collega Trapani con la vetta di Erice!

Escursione Erice, Segesta e saline di Trapani in un giorno da Palermo

 

Informazioni su Giusy Vaccaro 439 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

21 Commenti

  1. erice non e’ solo m.grammatico ma anche tanto altro, di meglio e di piu’. ci sono decine di botteghe artigiane, pasticcerie di alto livello, ristoranti di buon livello etanta arte da vedere.

  2. Giusy Vaccaro grazie per la sintesi e le utili informazioni su Erice.
    Non ci sono mai stata ed il tuo articolo mi ha dato una bella idea di che posto meraviglioso sia|

      • siamo un gruppo di circa 30 persone che saremo a Trapani in maggio 2020
        Ti chiedo alcune informazioni se vorrai rispondere.
        Un ristorante dove cenare con la vista sul golfo
        quante persone trasporta la funivia?

        • In ogni cabina ci vanno circa 6 persone comode. Le cabine sono parecchie, se siete in 30 riuscite a salire tutti più o meno contemporaneamente.
          Per quanto riguarda il ristorante al momento non ti so aiutare. Ho mangiato in diversi ristoranti ad Erice ma mai in uno con vista sul golfo.

  3. Sono stata a Erice. avvolta nella nebbia. Faceva molto freddo e piovigginava, ma il Castello di Venere,le Torri, le stradine lastricate, i presepi sparsi nei vari angoli, tutto era molto suggestivo in una atmosfera magica. Vorrei ritornarci e la consiglio vivamente.

  4. Sono stata più volte in Sicilia, ma purtroppo non ho mai visitato Trapani e dintorni. Leggendo il tuo articolo capisco di essermi persa una meraviglioso angolo di Paradiso. Rimedierò quanto prima e grazie per le info! 🙂

    • Ciao Daniela, la Sicilia è molto grande e forse bisognerebbe parlare di tante Sicilie perché ogni provincia ha delle caratteristiche uniche e quindi diverse da altre. Ti aspetto nuovamente in Sicilia

  5. Io adoro questa parte della Sicilia, così ricca di storie e leggende al limite tra realtà e magia. Non sono però riuscita a fare tappa a Erice. Purtroppo in viaggio il tempo sembra non bastare mai e, soprattutto in Sicilia, non vorresti mai lasciarti alle spalle le sue città piene di folklore.

  6. Ciao Giusy, devi sapere che io sono totalmente innamorata di Erice. Ho scattato da quassù delle splendide foto panoramiche e assaggiato gli splendidi dolci di Maria Grammatico. Ci tornerei anche domani.

  7. La Sicilia é davvero unica ma Erice mi é entrata dritta nel cuore. Non potrei mai dimenticare i suoi meravigliosi tramonti! Il tuo articolo mi ha fatto tornare indietro nel tempo e mi ha ricordato preziosi attimi❤️ Grazie.

  8. Sono stata a Erice alcuni anni fa durante le vacanze di Natale e mi ricordo il freddo e il vento che tirava! Non pensavo di trovare un clima così in Sicilia. Ma è stato bellissimo lo stesso! E mi ricordo anche la fila alla pasticceria…

  9. Dovevo visitare Erice nel 2020 ma purtroppo il COVID ha totalmente cancellato i miei programmi. In ogni caso l’itinerario è pronto e non rimanderò ancora troppo a lungo: Erice mi chiama!

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