Cosa vedere e fare a Petralia Soprana, borgo medievale sulle Madonie

La prima volta che sono stata a Petralia Soprana era un’insolitamente fredda domenica di inizio Giugno, alle soglie di un’estate che di lì a poco sarebbe arrivata con tutti i suoi annessi e connessi. Sono tornata pochi giorni fa, in pieno luglio, questa volta per sfuggire al caldo di un’estate arrivata in anticipo e che sembra volerci fare compagnia ancora per molto. E’ stato un week-end rigenerante, sotto molti aspetti.

Ecco cosa troverai in questo articolo

  1. COSA VEDERE A PETRALIA SOPRANA
    1.1 PIAZZA DEL POPOLO
    1.2 CHIESA DI SANTA MARIA DI LORETO E IL BELVEDERE
    1.3 CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO
    1.4 CHIESA DEL SS. SALVATORE
    1.5 ALTRE CHIESE, PIAZZE E FONTANE
  2. COSA VEDERE NELLE VICINANZE
  3. B&B PETRALIA SOPRANA
  4. COSA MANGIARE A PETRALIA SOPRANA

Cosa vedere a Petralia Soprana


Petralia Soprana è il comune più alto delle Madonie  (il punto più alto raggiunge i 1147 m.) ed  è il tipico borgo di montagna dall’evidente impianto medievale, caratterizzato da stradine strette e lastricate, ordinate ed abbellite da numerosi balconi fioriti; un’aria fresca e pulita; antiche chiese che custodiscono splendidi tesori; un silenzio rigenerante; spettacolari viste panoramiche; ed ovviamente tanto buon cibo e tante tradizioni enogastronomiche che qui in Sicilia non mancano mai. Nel 2018 è stato eletto borgo più bello d’Italia.

Passeggiare per Petralia Soprana significa godere sia delle sue bellezze artistiche ed architettoniche, sia delle sue bellezze naturali. 

Piazza del Popolo

La nostra passeggiata non può che cominciare da Piazza del Popolo, in antico chiamata “la vecchia vucciria”, che rappresenta il centro di Petralia Soprana. 
La nostra attenzione viene subito catturata dal Palazzo del Municipio e dalla sua caratteristica facciata in stile neogotica. Il palazzo fu realizzato nel XIV secolo ed ospitava il convento di Maria SS. del Carmelo. Dopo l’Unità d’Italia, come la maggior parte degli edifici religiosi, fu espropriato alla chiesa e adibito ad edificio civico. Fino al 1929 il palazzo era collegato con un arco a sesto acuto all’adiacente chiesa del Carmelo. La chiesa, proprio in piena era fascista, fu rasa al suolo per fare spazio al monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre.

Nel monumento sono rappresentati l’eroe, la madre, la sposa  e il figlio.
Spostandoci sulla destra del palazzo ci troviamo di fronte al Belvedere del Carmine che ci regala il panorama della Sicilia occidentale verso Palermo.

Chiesa di Santa Maria di Loreto e il Belvedere

La chiesa di Santa Maria di Loreto si trova al termine dell’omonima via, nella zona più panoramica (e a mio personale parere più bella) della città.  Guardando la facciata distinguiamo subito lo stile barocco che la caratterizza. La chiesa infatti è stata completamente rifatta nel ‘700 sui resti di un precedente fortilizio di età araba, poi trasformato in chiesa in epoca medievale. Da notare le estremità superiori dei due campanili, interamente ricoperte di maioliche. Una tecnica che ritroviamo anche in altre chiese madonite (Geraci Siculo, Gangi, ecc…)
Lo stile barocco lo riconosciamo anche all’interno, questa volta mixato con residui elementi medievali.

Se siete giunti alla chiesa e siete rimasti affascinati da questo edificio, sappiate che il meglio deve ancora venire. Dietro la chiesa infatti si trova una terrazza panoramica e, proseguendo lungo il breve sentiero ai suoi piedi, si giunge al Belvedere Loreto, uno dei luoghi più instagrammati di Petralia Soprana. Da qui si gode di una vista pazzesca: oltre a potere ammirare il Santuario in tutta la sua imponenza, si ammira tutta la vallata, le montagne attorno e persino l’Etna. Qui ho provato un senso di pace e di pienezza che pochi altri luoghi hanno saputo regalarmi. 

Piazza Duomo e Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Mentre passeggiamo lungo la stretta via Generale Medici, circondata da antichi palazzi appartenuti a ricche famiglie nobiliari, la strada d’improvviso si allarga verso un’ampia piazza, e subito siamo immersi in un nuovo scenario. La Piazza Duomo, sulla quale si affaccia la Chiesa Madre dedicata ai Santi Pietro e Paolo, si apre davanti a noi con una scalinata scenografica che ci invita a scendere, e con un largo piazzale che si affaccia su un altro belvedere che arricchisce questo meraviglioso borgo. 

La facciata della chiesa è caratterizzata da un portico formato da 18 colonne, dai due campanili e dalle statue dei due santi. L’interno è a 3 navate a croce latina. Tra le numerose opere spicca il primo dei 33 crocifissi realizzati da Padre Umile, artista di Petralia Soprana divenuto famoso per la rappresentazione della passione di Cristo. 

Chiesa del SS. Salvatore

Altra chiesa particolarmente bella di Petralia Soprana è la chiesa del SS. Salvatore. Non lasciatevi ingannare dall’esterno un po’ angusto. La chiesa infatti si trova in una stretta via in salita che non consente di potere ammirare nella sua interezza la facciata. Vi invito ad entrare perché rimarrete stupiti. Ancora una volta ci abbaglia il bianco e il dorato che riveste tutte le pareti, e che abbiamo ritrovato nelle atre chiese di cui vi ho parlato prima. Particolarità di questa chiesa è la pianta ellittica, sormontata da 8 pilastri, e le numerose finestre che le conferiscono una piacevole luminosità. Da ammirare anche il gigantesco lampadario in cristallo e ottone, dono degli emigrati sopranesi in America.

Altre chiese, piazze e fontane

Lo so, questo articolo rischia di diventare lunghissimo, ma non posso fare a meno di menzionarvi altri scorci caratteristici che sicuramente cattureranno la vostra attenzione. Come Piazza S. Michele, che prende il nome dall’omonima chiesa che proprio qui si affaccia, ed è abbellita da una fontana al centro; la barocca Fontana dei Quattro Cannoli, in marmo di Billiemi, che un tempo era l’unica fonte di acqua dell’abitato; la Piazzetta Ruggero VII con la Chiesa dell’Oratorio; e poi i numerosi belvedere dove ammirare il paesaggio.

Cosa vedere nelle vicinanze di Petralia Soprana


Siamo nel cuore delle Madonie, circondati da una natura ricca e rigogliosa e da numerosissimi e caratteristici borghi. C’è solo l’imbarazzo della scelta. 
Se volete rimanere in tema “borghi”, vi consiglio di visitare Gangi, eletto borgo più bello d’Italia nel 2014; Geraci Siculo, con i suoi balconi fioriti e il famoso Salto dei Ventimiglia; Castelbuono con le sue prelibatezze culinarie.

Se invece volete immergervi totalmente nella natura ci sono numerosi sentieri che vi porteranno alla scoperta di luoghi magici e dall’aspetto fiabesco. Vi consiglio sicuramente Piano Cervi, un’escursione facile e molto suggestiva in ogni stagione (qui si può ammirare il foliage autunnale); Piano Battaglia che durante la stagione invernale si ricopre di neve; il sentiero degli agrifogli giganti che vi permetterà di ammirare alberi secolari; gli antichi pagliai dove i pastori realizzavano ( e in certi casi ancora realizzano) il formaggio.

B&B a Petralia Soprana


Durante il nostro soggiorno a Petralia Soprana abbiamo soggiornato presso il b&b Cas’Antica Soprana. Si tratta di una casa storica, dei primi anni del ‘900, costruita con la tipica pietra locale, recuperata e trasformata in un delizioso b&b nel cuore del borgo, a 2 minuti a piedi da Piazza del Popolo. Punto di partenza perfetto sia per visitare Petralia Soprana, sia per visitare le zone limitrofe. Fantastica e abbondante la colazione, preparata con prodotti freschi e a km 0. Da sola vale il viaggio. 

Bellissima anche la vista panoramica dalla nostra camera che si affacciava sull’Etna e il borgo di Gangi. 
Ad accogliervi ci sarà Giovanna con il suo immancabile sorriso. C’è anche la possibilità di fare delle splendide esperienze per conoscere ed apprezzare ancora di più il territorio.

Cosa mangiare a Petralia Soprana


Ci sono molti ristoranti tipici nel borgo, dove si possono assaggiare le specialità della zona. Essendo una zona di montagna e di pascolo, qui si trovano molti ottimi formaggi e ricotta, ma anche  carne e verdure di stagione.
Dolce tipico delle Madonie è lo sfoglio, una specie di cassata al forno ripiena di tuma (un formaggio tipico siciliano non salato), zucca candita, cannella e cioccolato. Lo so che l’utilizzo di un formaggio come la tuma può sembrare strano, ma vi posso assicurare che dopo averlo assaggiato ne sono rimasta piacevolmente colpita. Da assaggiare anche i tipici e pericolosissimi biscotti alla cannella. Pericolosissimi perché uno tira l’altro!

Fotogallery

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Informazioni su Giusy Vaccaro 439 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

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