Duomo di San Giorgio a Modica: capolavoro di arte barocca

Modica

Posto in cima ad una pittoresca scalinata di 260 gradini, il Duomo di San Giorgio, oltre ad essere il simbolo della città di Modica, è da molti considerato anche  il monumento simbolo del barocco in Sicilia. Questa monumentale chiesa si trova nella zona della città che collega la parte bassa con la parte alta ed è uno spettacolo per gli occhi, sia all’esterno che all’interno.

Le sue origini risalgono al 1150, quando con una bolla pontificia la chiesa veniva posta sotto la tutela del Monastero di Mileto in Calabria. Ma ben poco rimane di quel primo edificio. I numerosi terremoti del 1542, 1613 e 1693 infatti l’hanno fortemente danneggiata, al punto che si preferì demolirla e ricostruire una chiesa nuova sopra quella già esistente. Il risultato è questo meraviglioso capolavoro  inserito nella Lista Mondiale dei Beni dell’Umanità dell’UNESCO.

Duomo di San Giorgio Modica

L’imponente facciata è di quelle che lasciano senza fiato.  Impossibile non notarla, impossibile rimanere impassibili, impossibile non amarla. La scalinata, composta da più ripiani, ricorda in qualche modo Trinità dei Monti a Roma. E se l’esterno vi ha lasciati senza fiato, non rimarrete di certo delusi dall’interno. Molte sono le opere significative presenti nel duomo.

Polittico di Bernardino Nigro

Dietro l’altare maggiore si trova un polittico composto da 9 riquadri disposti in 3 file da 3: nel primo ordine dal basso sono rappresentati San Giorgio e San Martino, i due Santi Cavalieri e Guerrieri, che hanno una devozione particolarmente viva in tutta la Contea di Modica; nel secondo ordine vengono rappresentati i Misteri Gaudiosi e nel terzo i Misteri Gloriosi. Elegante ed estremamente ricca è l’ampia cornice in legno scolpito e dorato con elementi manieristici. Il polittico, inizialmente attribuito a Girolamo Alibrandi, detto anche il Raffaello di Sicilia, in seguito è stato attribuito a Bernardino Niger.

Tra le opere più significative segnaliamo anche una meridiana solare, disegnata dal matematico Armando Perini nel 1895, che segna sul pavimento il mezzogiorno locale.

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FotoGiusy Vaccaro

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Informazioni su Giusy Vaccaro 440 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

4 Commenti

  1. Ciao Giusy. O nato a Modica, sono emigrato al Sudamerica nel 49 (chiedo scusi per il mio povero Italiano, ma quel che conta sono le parole del cuore). O tornato per prima volta a baciare la mia terra nel 2016. Anche io amo la Sicilia, “Rosa aulentissima nel tempo, terra di uomini e dei”. Sopravissuta per cuasi tre mille anni ed sempra che sarâ eterna. Questo e il mio orgoglio. Una delle sue infiniti contraddizioni: San Giorgio e il Patrono di Modica alta e San pietro Patrono di Modica bassa,ogni uno a i suo luoco, oggi e folokloristico, ma nel passato occorrevano fortíssimi scontri fra “Sangiuggiari e Sanpitrari”, quando nelle processioni veniva invaso il territorio, e ci erano “assai lignati”, e tutto perche San Giorgio a la sua fidanzata Santa Margherita, in Modica bassa. Oggi si guardano”suttauocchi”. Grazzie per il tuo sito. E da parte di Ignazio Buttitta no facete avanzare il sicuglese. Elio Penci.

    • Grazie a te Elio e grazie per il racconto di questa antica tradizione/rivalità. Una rivalità che io ho avvertito parlando con la gente, anche se adesso i tempi sono cambiati 🙂

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