Cosa vedere a Siracusa e ad Ortigia: viaggio tra arte greca e barocco

Se vi chiedessi cosa hanno in comune l’arte greca ed il barocco probabilmente vi verrebbe in mente poco e niente. Dopotutto stiamo parlando di due stili artistici completamente diversi, vissuti in periodi parecchio distanti tra di loro. Eppure vi basterà visitare Siracusa per un paio di giorni, e soprattutto vivere le atmosfere dei suoi caratteristici vicoli, per cambiare completamente idea.
Questa bellissima città, posta sulla costa sud-orientale della Sicilia, a circa 60 km da Catania e dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2005, è la fusione perfetta di quella che è stata la sua storia e soprattutto la sua cultura.
La città ha origini molto antiche, è stata fondata nel 734 a.C. dai Corinzi ed è stata considerata la più grande città greca dell’antichità, al pari di Atene. Un vero e proprio centro culturale, che ha dato i natali a grandi personaggi, come lo scienziato Archimede, e dove Platone amava trascorrere gran parte del suo tempo.

Anche durante il periodo romano prima e bizantino dopo, Siracusa mantenne la sua egemonia, che tuttavia finì per perdere dopo l’invasione araba nel 878 d.C.
Il violento terremoto del 1693 danneggiò in modo considerevole la città, che venne ricostruita in stile tardo barocco, inglobando in modo perfettamente armonioso i resti dell’antica città greca e creando un connubio unico ed affascinante.

Cosa vedere a Siracusa

Di cose da vedere ce ne sono davvero tante e probabilmente dovrei scrivervi una lunga lista di luoghi assolutamente imperdibili, tuttavia Siracusa è una città che va principalmente vissuta, girata a piedi, lasciandosi guidare dell’istinto. Diciamo che 2 giorni possono bastare per coglierne gli aspetti più significativi, ma se volete visitare anche i vari musei e le zone limitrofe allora vi occorrerà qualche giorno in più.

Cosa vedere a Siracusa: l’isola di Ortigia

Statua di Archimede
Statua di Archimede

L’isola di Ortigia, collegata alla terraferma da 3 ponti, rappresenta il vero centro storico di Siracusa, la parte più antica e più suggestiva. Assolutamente sconsigliato entrare con l’auto, vuoi per le ZTL attive, vuoi perché finireste per rimanere intrappolati per sempre in qualche viuzza troppo stretta, vuoi perché vi perdereste il meglio! Consigliatissimo invece girarla in vari orari, per godere a pieno delle atmosfere che le diverse luci del giorno e della sera riescono a regalare.
A metà del ponte Umbertino si trova la statua di Archimede, realizzata nel 2016, che rende omaggio ad uno dei più grandi scienziati della storia. Archimede punta lo sguardo ed il suo specchio ustore verso il mare, come fece nel 216 a.C. per sconfiggere i romani.

Superato il ponte si arriva alla piazza Pancali dove si trova, perfettamente inglobato con il centro abitato (e non in un’area archeologica isolata e distaccata come solitamente siamo abituati a vedere), il Tempio di Apollo, ovvero il tempio dorico più antico di tutta la Sicilia. Questo edificio nel corso dei secoli ha subito parecchi rimaneggiamenti: nato come tempio in onore del dio Apollo, è stato trasformato in chiesa bizantina, moschea e chiesa normanna. E’ stato riportato alla luce da scavi archeologici tra il 1938 ed il 1942, ed anche se oramai ne rimangono solo resti, si può ancora facilmente intuire quella che era la sua magnificenza di un tempo.

Sulla sinistra si trova l’antico mercato di Ortigia dove è possibile acquistare di tutto: pesce in grande quantità, frutta, ortaggi, carne, formaggi, prodotti tipici, spezie e tanto altro ancora. L’atmosfera è quella tipica dei mercati del sud, con venditori che “abbanniano” in modo pittoresco la loro mercanzia, profumi e colori che arrivano da tutte le parti e la possibilità di assaggiare qualcosa di buono da mangiare. Tappa assolutamente imperdibile, anche se non avete bisogno di fare la spesa!

Proseguendo per via Matteotti si arriva prima alla Fontana di Diana e poi alla splendida Piazza Duomo, il vero cuore di Siracusa. Se dovessi paragonare questa piazza ad un dolce sicuramente sarebbe un bianco mangiare: elegante, aristocratico, raffinato, ma allo stesso tempo semplice ed accessibile a tutti. La caratteristica principale della piazza è la luce che si riflette sulle pareti chiare degli edifici e sull’asfalto bianco. Bellissima di giorno con il contrasto del cielo azzurro, e bellissima di sera con le luci che si riflettono sull’asfalto lucido. Su tutti troneggia il Duomo, costruito sui resti dell’antico Tempio di Athena (visibile sia dall’interno che dall’esterno il colonnato dorico), capolavoro di arte tardo barocca.
Altra chiesa di grande importanza è quella di Santa Lucia alla Badia, al cui interno è custodito il quadro di Caravaggio “Il seppellimento di Santa Lucia”.

Se imboccate la strada accanto alla chiesa di Santa Lucia finirete sulla punta più estrema dell’isola, dove potrete ammirare la Fontana Aretusa, uno specchio di acqua dolce che si affaccia sul mare. Qui si trovano tanti piccoli locali dove è possibile pranzare all’aperto oppure prendere una granita o un gelato. Non perdetevi la passeggiata sul lungomare Maniace, totalmente pedonale e con piste ciclabili. Qui i colori del mare, del cielo e delle facciate delle case vi daranno l’impressione di essere stati catapultati dentro una cartolina. Alla fine della strada troverete il  suggestivo Castello Maniace, costruito per volontà di Federico II, tra il 1232 e il 1240.

Cosa vedere a Siracusa: il Parco Archeologico ed il resto della città 

Attorno all’isola di Ortigia si trova il resto della città, la parte più “moderna”, anche essa molto interessante da visitare. Nella parte nord-occidentale della città si trova l’immenso Parco archeologico della Neapolis, un vero e proprio museo a cielo aperto che si estende per 240.000 mq, che racconta la storia di Siracusa dal periodo preistorico fino a quello bizantino. Qui si trova il bellissimo Teatro Greco, ancora oggi palcoscenico di straordinarie rappresentazioni classiche; l’Anfiteatro Romano, ovvero il “Colosseo” di Siracusa; l’Orecchio di Dioniso, una grotta artificiale che ha proprio la forma di un orecchio e dalle particolari proprietà acustiche; le Latomie della Neapolis, delle cave di pietra usate come prigioni per gli schiavi.

A proposito di latomie, non perdetevi le Latomie dei Cappuccini, le più antiche e vaste della città, molto suggestive, completamente immerse nel verde e sotto il livello del mare, che nel corso degli anni hanno subito varie trasformazioni, ospitando prima un vero e proprio orto botanico con piante rare, poi un teatro di verdura. E’ un luogo recuperato di recente, non sempre è aperto, consiglio di informarsi prima su orari. Ma ne vale la pena, perché dall’esterno non hai la minima percezione dell’immenso mondo che si nasconde al suo interno. Sembra quasi di finire in un altro ecosistema!

Da vedere anche il Santuario della Madonna delle Lacrime, monumentale struttura in stile moderno, con la sua particolare forma conica; la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro; il museo Paolo Orsi.

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Cosa vedere nei dintorni di Siracusa

Se disponete di qualche giorno in più consiglio vivamente di visitare anche le zone limitrofe che sono splendide. D’estate per esempio, se amate il mare, avrete l’imbarazzo della scelta tra fantastiche spiagge: Fontane Bianche, il Plemmino, la riserva di Vendicari e Portopalo di Capopassero. Se amate l’arte non perdetevi i tanti paesi della vicina Val di Noto, come Palazzolo Acreide e Noto, tutte città dichiarate patrimonio dell’UNESCO. Se amate le escursioni non perdetevi la Riserva di Cavagrande del Cassibile con i suoi caratteristici laghetti.

Come arrivare a Siracusa

In aereo: L’aeroporto più vicino è quello di Fontanarossa a Catania, che dista 45′. Da qui partono diversi bus per il centro di Siracusa.

In auto: da nord, autostrada Messina-Catania e autostrada Catania-Siracusa; da sud Autostrada Siracusa-Gela; da ovest autostrada Palermo-Catania e Catania-Siracusa.

Dove mangiare a Siracusa

Morire di fame a Siracusa è praticamente impossibile! E vista anche la qualità del cibo, è veramente difficile rimanere delusi. Molti i piatti tipici, soprattutto a base di pesce (e ci mancherebbe, siamo praticamente sul mare!). Tra antipasti, primi e secondi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se amate il cibo di strada non perdetevi gli arancini (come li chiamano da queste parti) con la particolare forma a punta. Per i dolci gli immancabili cannoli che qui vengono preparati in modo semplice, solo scorza e crema di ricotta.
Tra i ristoranti che mi sento di consigliare sicuramente Sicilia in Tavola, nella centralissima via Cavour ad Ortigia, che non a caso si trova in cima alle recensioni di Tripadvisor e Google. Ottimo pesce (ma possibilità anche di piatti a base di carne e verdura), locale carino ed accogliente e ottimo servizio. Meglio prenotare!
Nel mercato di Ortigia si trova il Caseificio Borderi che propone ottimi panini, insalate e piatti unici con i propri prodotti. Lo riconoscete subito dalla fila di gente che attende il turno. Anche qui meglio andare presto o prenotare.
Se invece non volete addentrarvi ad Ortigia ma comunque rimanere nei paragi consiglio l’Osteria Re Pititteddi con ottimi piatti del giorno da non perdere.

Dove dormire a Siracusa

Poco lontano dal centro (saranno circa 1,3 km) e a pochi passi dall’area archeologica  si trova Il Terrazzo di Archimede, un b&b molto carino con stanze confortevoli ed una colazione abbondante a base di prodotti tipici. I proprietari sono stati molto cortes e sapendo della mia intolleranza al lattosio si sono prodigati nel trovare per me alimenti più adatti. 



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Informazioni su Giusy Vaccaro 439 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

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