Chiesa della Martorana (Santa Maria dell’Ammiraglio) a Palermo

Nel cuore pulsante di Palermo, e più precisamente a Piazza Bellini, circondata da antichi teatri, palazzi  e altri luoghi di culto, si trova le splendida chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, meglio conosciuta come Chiesa della Martorana. Si tratta di uno dei capolavori dichiarati patrimonio UNESCO nel 2015 e fa parte del circuito La Palermo arabo-normanna.La chiesa può essere decisamente considerata unica nel suo genere, perché è la sintesi di più stili artistico-architettonici molto diversi tra loro: si passa dall’oro dei mosaici bizantini che ricoprono le pareti, al bianco marmo dell’imponente altare barocco; dagli archi a sesto acuto in stile arabo della torre campanaria, alla concava facciata tipica del barocco. Questa unione di più stili è frutto di diversi interventi fatti nel corso dei secoli che hanno finito per cambiare drasticamente l’assetto iniziale. Ma andiamo con ordine.

Lo stile bizantino della chiesa dell’Ammiraglio


La chiesa della Martorana viene costruita nel 1143 per volere di Giorgio D’Antiochia, ammiraglio (ovvero uomo di fiducia) di Ruggero II. Siamo in pieno medioevo, la Sicilia è diventata regno nel 1130 e Palermo ne è la sua capitale. Giorgio D’Antiochia decide di fare costruire questa chiesa in onore della Madonna dell’Assunta, alla quale era devotissimo. Lo stile è quello bizantino, con una pianta quadrata, la cupola posta esattamente al centro, le volte laterali a crociera e soprattutto mosaici con fondo oro che ricoprono tutte le pareti.

I mosaici di Giorgio D’Antiochia e Ruggero II

Subito dopo l’ingresso ci troviamo davanti ai 2 dei mosaici più importanti della chiesa. A sinistra viene ritratto Giorgio d’Antiochia, il committente, in ginocchio davanti alla Madonna alla quale sta donando la chiesa.
A destra invece Ruggero II viene incoronato da Cristo stesso come re del regno di Sicilia. Un messaggio molto forte che vuole sottolineare come tutto questo stia avvenendo per volontà di Dio e quindi nessuno può opporsi.

I mosaici religiosi

La maggior parte dei mosaici all’interno della Chiesa della Martorana ha chiaramente un carattere religioso. Ritroviamo scene legate alla vita della Madonna, come la nascita e la dormitio.Nella cupola viene rappresentato il Cristo  Pantocratore seduto in trono, circondato da arcangeli, apostoli, santi e patriarchi.

Lo stile barocco della chiesa della Martorana


Nel 1453 la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, in quel momento in una fase di declino, viene annessa dai coniugi Martorana al vicino ed omonimo Convento benedettino. Diventa così la Chiesa della Martorana.
In età barocca vengono eseguiti alcuni lavori che modificano in modo molto evidente l’assetto originale della chiesa. La pianta non è più quadrata bensì rettangolare; viene spostato l’ingresso sulla piazza, con relativa realizzazione della nova facciata; viene aggiunto l’altare in marmo bianco.

Cosa vedere vicino la Chiesa della Martorana


Come ho scritto all’inizio di questo articolo la chiesa si trova in una zona centralissima è circondata da altri splendidi monumenti.
Accanto si trova al Chiesa di San Cataldo, anche essa Patrimonio Unesco della Palermo arabo-normanna. Di fronte si trova la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, con il suo monastero e la dolceria I Segreti del Chiostro che realizza i dolci delle monache.
Nella piazza vicina troneggia la bellissima Fontana Pretoria ed il Palazzo di Città.

Informazioni su Giusy Vaccaro 439 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

1 Commento

  1. quasi tutte le meraviglie del mondo sono a Palermo, ho abitato circa otto anni a P Palermo per gli studi di ingegneria e sono entrato solo una volta nella chiesa della Martona e ci passavo quasi ogni sera per andare dalla via Macheda alla via Roma per via discesa dei Giudici. Ora Palermo ed il centro storico è diventato invivibile con osservanza Ing. Leonardo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.