Opere di Caravaggio in Sicilia: quali sono e come vederle

Forse non tutti sanno che nella sua breve ma tormentata vita Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un breve ma intenso periodo in Sicilia, e più precisamente dall’ottobre 1608 all’ottobre 1609. Sono anni difficili per l’artista, che ormai da tempo è in fuga per sottrarsi alla pena capitale. Infatti il 28 maggio 1606 Caravaggio si è macchiato de peggiore dei crimini: l’omicidio. Il suo lungo peregrinare lo porterà prima a Napoli, poi a Malta, poi in Sicilia, poi di nuovo a Napoli, ed infine in viaggio verso Roma, per ricevere la grazia di cui non godrà a causa della sua prematura morte.

In Sicilia arriverà grazie all’aiuto dell’amico pittore Mario Minniti, che negli anni giovanili trascorsi a Roma era stato anche suo modello per diversi quadri. Caravaggio soggiornerà in 3 diverse città, lasciando capolavori che ancora oggi possiamo quasi del tutto ammirare. E dico “quasi” perché se la vita di quello che potremmo considerare uno dei più grandi artisti di sempre è stata parecchio tormentata, non lo è stata da meno la vita delle sue opere.

Ma andiamo con ordine alla scoperta delle opere di Caravaggio in Sicilia.

Opere di Caravaggio a Siracusa


Dopo essere fuggito da Malta Caravaggio giunge in Sicilia, a Siracusa, dall’amico Mario Minniti che gli offre ospitalità. Qui l’artista, oltre ad avere dato il nome all’Orecchio di Dionisio (leggi l’articolo L’orecchio di Dionisio: storia e leggenda del luogo simbolo di Siracusa) realizza la pala d’altare del Seppellimento di Santa Lucia

Il seppellimento di Santa Lucia

Caravaggio, Enterrement de sainte Lucie (1608), huile sur toile, 408 x 300 - Syracuse, Santa Lucia al Sepolcro

L’opera gli viene commissionata dal senato cittadino e rappresenta il seppellimento della santa patrona della città di Siracusa. La scena è ambientata con grande realismo proprio nelle catacombe dove la santa fu sepolta e dove, secondo la leggenda, Lucia subì il martirio.
Caravaggio negli ultimi tempi è cambiato e questo cambiamento lo possiamo notare anche nelle sue opere. La scena infatti è cupa, ricca di personaggi illuminati da una luce  che crea squarci, ed il vuoto prevale sul pieno. Inizialmente Caravaggio aveva rappresentato la santa con la testa mozzata (forse un riferimento alla sua pena capitale?) per poi cambiare idea e proporla con un vistoso taglio al collo.

Nome dell’opera: Seppellimento di Santa Lucia
Data: 1608
Tecnica: olio su tela
Dimensioni: 408×300
Dove si trova: Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro

Opere di Caravaggio a Messina


A dicembre del 1608 Caravaggio è a Messina. Nella città dello stretto realizzerà due opere. Entrambe si trovano al Museo Regionale della città.

La resurrezione di LazzaroThe Raising of Lazarus: 1608-09

La Resurrezione di Lazzaro viene commissionata da Giovan Battista Lazzaro per la chiesa dei Crociferi a Messina. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un’opera in cui il vuoto prevale sul pieno e la luce è sempre più scarsa. 
Sulla sinistra possiamo notare la figura di Cristo che indica con il dito Lazzaro e gli infonde la vita. Se questo gesto vi sembra familiare è perché Caravaggio cita un artista di cui lui era un grande stimatore (oltre che ad avere lo stesso nome): si tratta infatti del gesto che vediamo nella Creazione di Adamo nella volta della cappella Sistina di Michelangelo. Tra l’altro Caravaggio cita Michelangelo in molte altre sue opere.
Esattamente sopra la mano di Cristo possiamo notare l’autoritratto dello stesso Caravaggio.

Nome dell’opera: Resurrezione di Lazzaro
Data: 1609
Tecnica: olio su tela
Dimensioni: 314×211
Dove si trova: Museo Regionale di Messina

Adorazione dei pastori

Caravaggio, De aanbidding door de herders (Museo Regionale, Messina)

La seconda opera che Caravaggio realizza a Messina è l’Adorazione dei pastori per la chiesa di Santa Maria della Concezione. Qui Caravaggio si ispira al tipico presepe francescano, con la presenza del bue e dell’asinello, oltre che degli attrezzi da lavoro di Giuseppe.

Nome dell’opera: Adorazione dei pastori
Data: 1609
Tecnica: olio su tela
Dimensioni: 320×275
Dove si trova: Museo Regionale di Messina

Opere di Caravaggio a Palermo


Ed arriviamo all’opera più controversa di Caravaggio in Sicilia: la Natività con santi Lorenzo e Francesco.

Natività con santi Lorenzo e Francesco

Questa opera è tristemente divenuta famosa perché nel 1969 è stata derubata e mai più ritrovata (leggi qui tutta la storia). Si tratta di una pala d’altare che si trovava all’interno dell’Oratorio di San Lorenzo a Palermo, circondata dai bellissimi stucchi di Giacomo Serpotta. Secondo antiche fonti l’opera sarebbe stata realizzata da Caravaggio durante il suo soggiorno a Palermo, poco prima di lasciare l’isola per tornare a Napoli. Tuttavia, da recenti studi, l’opera sembrerebbe essere stata realizzata molto prima, addirittura nel 1600.  
Cosa ce lo fa pensare? Innanzitutto lo stile, decisamente meno drammatico e molto più definito rispetto alle ultime opere realizzate sull’isola. E poi anche il volto della Madonna che è lo stesso di una modella che ha posato per Caravaggio a Roma 10 anni prima.
Oggi all’Oratorio di San Lorenzo si può comunque ammirare una copia fedele dell’opera, che in qualche modo ci riporta l’atmosfera originale che si doveva respirare ai tempi in cui l’opera venne realizzata.

Nome dell’opera: Natività con santi Lorenzo e Francesco
Data: 1600 o 1609
Tecnica: olio su tela
Dimensioni: 268×197
Dove si trova: copia all’Oratorio di San Lorenzo

Informazioni su Giusy Vaccaro 439 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

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