Vacanze in Sicilia, Messina trend in crescita grazie ai crocieristi, al mare ed alle spiagge mozzafiato.

ISOLABELLA

Turismo in crescita in provincia di Messina: il numero di turisti che si soffermano nel territorio è aumentato del 15% e si prevede di concludere l’anno in corso con un ulteriore crescita del 8%.

Una bella notizia per la provincia, che ha tradizioni antichissime e che, grazie al porto di Messina, pur con tutte le sue problematiche, continua ad influenzare lo sviluppo economico e commerciale ancora oggi.

Attraverso uno studio condotto da Vacanze Sicilia, la maggior parte dei turisti arrivati nella provincia hanno manifestato interesse per la visita della città di Taormina, seguita da un aumento di interesse anche di altre bellissime mete, quali il Parco dei Nebrodi e le Isole Eolie con il loro mare da favola.

I turisti stranieri più numerosi sono stati gli inglesi, seguiti da francesi, spagnoli, tedeschi ed americani.

Per quanto riguarda i dati relativi alla ricettività, risulta che la maggior parte dei turisti ha scelto di pernottare in b&b o in hotel, meno hanno preferito invece alloggiare in agriturismi e campeggi.

Il turismo crocieristico di certo funge da traino, e sta rilanciando di gran lunga Messina. Il merito è anche, o soprattutto, delle compagnie crocieristiche che promettono ai loro clienti una vasta offerta turistica, culturale, enogastronomica e naturalistica, sicuramente fra le più diversificate al mondo.

Dopo aver registrato un trend positivo nell’anno appena trascorso, in controtendenza rispetto alle altre realtà portuali italiane, quest’anno lascia ben sperare il fantastico territorio messinese, che tra le tante occasioni che offre vi è quella degli affitti di case vacanze last minute per tutti coloro interessati al risparmio ma che non vogliono rinunciare al mare siciliano.

A far salire il trend degli arrivi e dei turisti che sceglieranno la provincia sarà sicuramente la notizia dell’attribuzione di ben 7 Bandiere Blu alla provincia di Messina: due spiagge a Lipari e due a Vulcano, una a Stromboli, una a Tusa ed infine una a Santa Teresa di Riva

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